Non profit
Tra populismo e liberismo il Welfare si allontana dallEuropa
Il commento di Livia Turco sulla riforma del Welfare del centrodestra
di Livia Turco
Alla Camera e al Senato è iniziato l?iter delle tre deleghe (fisco, lavoro, previdenza) che contengono le linee di una modificazione radicale del Welfare italiano. è bene, pertanto, cogliere il profilo generale di Welfare che il governo propone prima ancora di addentrarsi nelle singole misure. Si passerebbe da un Welfare europeo basato sulla giustizia sociale e sulla cittadinanza, a un Welfare della filantropia, vera e propria edizione italiana del conservatorismo compassionevole di Bush che non è solo la riproposizione del liberismo di Margaret Thatcher, basato sulla destrutturazione del sistema pubblico e sull?affermazione «la società non esiste esistono gli individui». Il conservatorismo compassionevole, al contrario, vuole farsi carico della povertà e vuole ricostruire un grumo di socialità. Delega questo compito, appunto, alla filantropia tanto esaltata dal ministro Tremonti nella relazione di accompagnamento alla riforma fiscale.
Ecco i capisaldi della riforma del Welfare del centrodestra. Riduzione dell?intervento pubblico, minimo per i più poveri e privo di qualità. Individualizzazione del rapporto di lavoro e del rapporto tra cittadino-Stato. Riduzione dei legami sociali e dei corpi intermedi che aiutano a costruire società, a trasformare la debolezza dei singoli in forza relativa.
Le tre deleghe delineano un modello alternativo di Welfare composto dai seguenti elementi: assegno per i ceti più poveri. Un?assistenza di base non legata al lavoro. Il lavoro ridotto a pura merce. Assicurazioni private nella scuola, nella sanità e negli interventi sociali cui è affidata la qualità delle prestazioni. Esaltazione della filantropia e sostegno al non profit. Non è il liberismo puro, ma una sua riedizione per riuscire a cementare un blocco sociale che tenga insieme povertà e ricchezza, esaltazione dell?individuo e carità sociale. Insomma quel mix di liberismo e populismo che ci porta al di fuori del Welfare basato sulla giustizia sociale e sui diritti di cittadinanza a partire dalla dignità e dai diritti del lavoro. Il tema del Welfare è il banco di prova per costruire un nuovo riformismo europeo. Per questo è necessario che il mondo del volontariato e del non profit non concentri la sua attenzione solo sugli eventuali provvedimenti sull?impresa sociale, ma guardi l?insieme delle proposte del governo.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.